Borreliosi cronica news

  1. Referenze per approfondire

K. L. Clark, B. Leydet, S. Hartman, “Lyme Borreliosis in Human Patients in Florida and Georgia, USA” in Int J Med Sci 2013; 10(7):915-931 – Qui: www.medsci.org

Difficoltà di diagnosi della borreliosi, interpretazione dell’esame western blot e uso dell’esame “polymerase chain reaction” (PCR) seguito da sequenziazione del DNA per la diagnosi; Lyme come “grande imitatrice”; difficoltà nella terapia; svariate specie come possibili agenti patogeni.

slaffanculo.it (sic!)

Blog (italiano) del figlio di un paziente colpito da SLA; nel post: numero di specie di Borrelia (30), test classici e loro interpretazioni (Elisa, Westrn Blot, immunoglobuline), test di supporto (CD57 per valutazione immunosoppressione; chemochina 13 nel fluido cerebrospinale), borrelia e immunosoppressione, borrelia e superamento barriera ematoencefalica, possibili coinfezioni, antibiotici d’elezione e barriera ematoencefalica.

J. Feng, S. Zhang, W. Shi, N. Zubcevik, J. Miklossy,  Y. Zhang, “Selective Essential Oils from Spice or Culinary Herbs Have High Activity against Stationary Phase and Biofilm Borrelia burgdorferi” in Front Med (Lausanne). 2017; 4: 169 – Qui: www.ncbi.nlm.nih.gov

Abstract – Il carvacrolo è risultato essere l’ingrediente più attivo dell’olio di origano con un’eccellente attività contro le cellule di B. burgdorferi. Sono necessari studi ulteriori per ottimizzare gli oli essenziali in termini di combinazione farmacologica e per valutarne la sicurezza e le proprietà farmacocinetiche prima che possano essere considerati come un trattamento per il Lyme cronico.

Jacek E, Tang KS, Komorowski L, Ajamian M, Probst C, Stevenson B, Wormser GP, Marques AR, Alaedini A, “Epitope-Specific Evolution of Human B Cell Responses to Borrelia burgdorferi VlsE Protein from Early to Late Stages of Lyme Disease” in J Immunol. 2016 Feb 1;196(3):1036-43 – qui: www.ncbi.nlm.nih.gov

Sulla possibilità di utilizzare la proteina VIsE, presente sulla superficie del batterio, per tracciare l’evoluzione del morbo di Lyme nei pazienti (la proteina non è rilevata dal sistema immunitario nelle fasi iniziali; lo è nelle fasi tardive).

A. W. Rebman, K. T. Bechtold, T. Yang, E. A. Mihm, M. J. Soloski, C. B. Novak, J. N. Aucott, “The Clinical, Symptom, and Quality-of-Life Characterization of a Well-Defined Group of Patients with Posttreatment Lyme Disease Syndrome” in Front. Med., 14 December 2017 – Qui: www.frontiersin.org

Lista dei sintomi principali di Sindrome da Post-trattamento di morbo di Lyme, nell’img seguente

associazionemara.org

Ultima risorsa della lista; in particolare segnalo a fondo pagina:

  • linee guida diagnostica e terapia di Regione Emilia Romagna;
  • manuale per il trattamento della Lyme tardiva;
  • clinica e terapia del Morbo di Lyme (dott. Francavilla – Malattie Infettive di Belluno)

La prossima volta mi limito a segnalare i link. Niente abstract: troppo lavoro…

2. La via dell’Angiolino

O, meglio, le vie dell’Angiolino.
Si raggiungono da Sant’Eufemia, imboccando il sent. n° 1 per la Maddalena da via Noventa; dopo che il n° 1 si è staccato dal sentiero di fondovalle, si supera l’area boulder di S.Eufemia, si sale al 1° (S) e al 2° tornante (N); qui una scritta “Vie dell’Angiolino” segnala la traccia da seguire in costa verso N fino ad arrivare sotto un vago pilastro appoggiato.

Una prima serie di salti con varie possibilità di salita (dal II al V+/VI, a seconda della linea scelta) porta in un centinaio di m di dislivello a un sentiero che taglia in costa nel bosco; andando a dx (S) si torna sul n° 1; a sx il sentiero prosegue per sella del monte Poffa (toponimo presunto); invece seguendo i bolli colorati nel bosco sopra la traccia, con altri 100 m. di salita meno ripida si perviene alla cresta sommitale, dove si incrocia di nuovo il n° 1, per il quale si torna a valle o si sale verso la cima.

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