Nessuno Vuole Essere Robin

NESSUNO VUOLE ESSERE ROBIN
Forti, Ferrari, De Toni – VII (260 m)

twitter.com/CremoniniCesare/

Bella via impegnativa aperta da Gianluca e Nicholas, con un mio ridotto contributo, a dx di “Viaggio per l’Anniversario” in una zona di parete che non sembrava poter offrire molto: licheni e vegetazione a gogo. Invece L2, L3, L5 e L7 hanno un loro perché. Chiodatura parca, da integrare con BD da 0.3 a 1, 1 nut piccolo e cordini. Da ripetere lontano da piogge. VII obbligatorio su L2, dove   un furbo può risultare utile a salvare le caviglie dei più corti. Rel. ufficiali upclimbing e planetmountain.

Avvicinamento – A dx dell’attacco di “In Viaggio per…“, nei pressi di un albero a più fusti scendere verso il rio Danerba contornando una placca; appena possibile risalire per vago canale (fisse); al suo termine per placca erbosa a un pulpito con abeti sulla sx (fisse).

Attacco – Alla base di un vago pilastro, sulla dx di L2 di “In Viaggio per l’Anniversario”.

L1 – Salire il pilastro e la placca successiva; primo fix alto; obliquare poi a dx puntando al secondo fix; da questo ancora in obliquo per placche ed erba e in traverso a dx su cengia erbosa e boscosa (cordone fosforescente) (45 m – VI-)

L2 – Dalla sosta a dx sulla cengia per 7-8 m; appena possibile salire in lieve obliquo a sx ribaltandosi in placca e puntando alle protezioni; tra secondo e terzo fix c’è un passo obbligatorio tecnico su funghi svasi. In apertura Gianluca è salito diritto dalla seconda protezione (VIII-?). Io salgo a sx, su funghi buoni, ma sporchi e aiutato da un discreto slungo; dal fix a dx per breve placca e cengia; quindi puntare all’albero con cordone e raggiungere la comoda sosta su boschetto sospeso (25 m – VII obbl.);

L3 – Dalla sosta puntare al fix e superare con passo atletico un bombè; proseguire poi per magnifica placca a knob scegliendo la traiettoria migliore. Sosta al termine del pilastro, a dx di una grande fessura non visibile dal basso (40m – VI+ o VII-, a seconda se si supera il primo strapiombo a dx o a sx)

L4 – Dalla sosta abbassarsi 4 m e iniziare un lungo traverso verso dx puntando alla stupenda placca visibile in lontananza. Nessuna protezione fissa sul tiro (25 m – VI-)

L5 – Placca compatta, da salire prima diritti, quindi in traverso e in obliquo a dx (secondo fix non visibile dal basso) puntando a un diedro muscoso che si rivela bello e ben proteggibile ; da questo appena a dx per placca fino a portarsi sopra un’esile cengia erbosa; superare diverse bancate di isiga e puntare alla sosta su faggio al termine della placca (cordone giallo) (45 m – VII- obbl.);

L6 – Collegamento. Da S5 traversare nel bosco per 10 m, fino alla comoda sosta a fix (10 mt – I).

L7 – Alzarsi in obliquo a dx su placca sporca e puntare a una fessura orizzontale; poi ancora in obliquo e diritti per placca terrosa; salire tra l’erba e, aggirando una macchia di alberi, puntare verso sx a un’ampia cengia erbosa e boscosa. Riportatisi sotto la parete a sx, rimontare il primo tratto della placca terminale e arrivare alla comoda sosta su cengia erbosa (40 m – VI, 1 p.)

L8 – Dalla sosta a dx, puntando al primo fix in placca; continuare sulla grande, bella placca inclinata a dx prima dritti e poi in obliquo a dx. 5-6 metri dopo il secondo fix la placca si abbatte; sosta su albero in lieve obliquo a dx (cordone con maglia rapida) – (50 m – VI).

Discesa: doppie sulla via – Quando possibile usare i cordoni in loco; in particolare su S3 e S1 i maillon rapide aumentano gli attriti in fase di recupero.

  • Da S8 a S7 (albero posto in corrispondenza di S7 7 metri più in basso nel bosco – Cordoni e maglia in loco)
  • Da S7 a S3 per bosco; disporre bene le corde
  • Da S3 a S2 (la calata diretta a S1 è possibile; ma, da nostra prova provata, le corde tendono ad annodarsi sui knob)
  • Da S2 a S1
  • Da S1 a S0 (scomoda perché in traverso; in alternativa da S1 a larice ca 30 m sotto; e da questo alle fisse sulla placca di accesso – portare un cordone per attrezzare la sosta sull’albero.

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