Settore Ginetto – Röda del Car – Valle dell’Opol (BS)

Ho ricordi molto nitidi di quando Dario e Gino, anni annorum fa, stavano chiodando questa falesia per lungo tempo poco frequentata a sx dell’Arco.

In uno di questi ricordi (Tecnologia della chiodatura – 1) Gino si cala dall’alto sulla sezione strapiombante di destra, dove sale “Big Jim” e, nel concludere il piazzamento dei fix dell’itinerario più a dx, si tira verso la parete, alzando le gambe, ruotando il busto all’indietro e causando l’inevitabile ribaltamento dello zaino in cui sono le batterie del trapano.
Quelle cadono.
Bestemmie non riportabili di Dario e fine della puntata.

Nel secondo, credo lo stesso giorno, Dario mi fa vedere un nuovo 6b, salendolo in un niente e dicendomi che si chiama “Pirenosporo Spinoso” (così riportato anche da Camerini sulla Guida delle Prealpi Bresciane). Adesso il nome alla base è “Pineforo Spinso”. Lezione importante su come si creano le varianti morfologiche dei termini in linguistica.

Tre (tecnologia della chiodatura – 2)
Sotto “Sangue e Arena”, Gino mi spiega come ha ripulito i tiri dalle prese instabili: ha chiamato uno dei suoi “Amici del Giovedì”, uno bello corpulento, e gli ha fatto salire la via da due.
Pulizia effettuata.

Ultimo.

Non vi scrivo come chiamo in gergo il grande buco in centro parete, anche se è facile da intuire.

Nel complesso una bella parete per le mattine estive e i pomeriggi invernali. La parziale friabilità della roccia, ormai ripulita, allena a cimenti dolomitici.

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