Allucinazioni Verticali


L3 – Librandomi in artif.


La vita si vive nell’incertezza,

per quanto ci si sforzi del contrario.
Ogni decisione è condannata a essere arbitraria;
nessuna sarà esente da rischi
e assicurata contro insuccesso e rimpianti tardivi.
Per ogni argomento a favore di una scelta
si trova un argomento contrario non meno pesante.

Z. Bauman
L’arte della vita
Roma-Bari, Laterza, 2010

***

Il vento soffia a mezzogiorno,
poi gira a tramontana;
gira e rigira
e sopra i suoi giri il vento ritorna

Qoelet, 1,6

1. Allucinazioni Verticali

Perché arrampico?

“Perché? Non so perché…”, mi verrebbe da dire, chiosando Raz Degan.
Forse perché, come scrive Harrer in una frase riportata sopra l’ingresso in palestra al Rock, quando arrampico tutto torna semplice.


L1 – Strane prospettive…

Certo, non mi viene da pensarla così, adesso che sono sotto questo dimenticatissimo angolo del già dimenticato Scoglio di Boazzo.
Il 6c+ di L1 sembra proprio una discreta tribolazione.
Ma mi armo di pazienza e salgo.

4 metri in libera.
E poi staffa, Ao, A1…
Staffa Ao, A1…


Primi raggi di sole su L2

2. Il vento fa il suo giro

Fino agli inizi di settembre pensavo che dal punto di vista professionale le cose stessero iniziando a mettersi bene.
Avevo lavorato molto.
E in certi casi a vuoto.
Ma alcune collaborazioni si stavano consolidando.
E altre, promettenti, si stavano presentando all’orizzonte.

Ma nulla è liquido come i destini umani, nei tempi della modernità liquida.


L3 – Vuoto senza ritorno…

Purtroppo, a causa delle difficoltà di uno dei miei principali clienti, ora sono davvero a corto di liquidità.
Se va avanti così, Agenzia delle Entrate e INPS, per fare cassa, mi dovranno requisire bici, computer e corde vecchie.


Arrampicandomi sui vetri di L5. Che fosse un presagio?

Quindi, cheddire?
Mi sa che la mia occupazione da project designer è giunta al suo termine e che mi devo trovare l’ennesimo, nuovo lavoro.


Da altra prospettiva, un po’ sfocata…

A questo punto, se qualcuno sa di aziende o imprese che cercano personale per incombenze che non richiedano troppo l’uso della schiena (purtoppo ho la seconda vertebra lombare cuneizzata causa trauma e ho limiti di carico nel sollevamento pesi da terra), mi faccia sapere…

Grazie!

***

ALLUCINAZIONI VERTICALI
L. Ondertoller, R. Tarter, C. Masera – (VII+ e A1 – 145 m)

Ho accettato la ripetizione proposta da Gianluca non per bieco collezionismo alpinistico, ma perché non ho trovato info in rete e ho ritenuto che fosse – di nuovo – un peccato che la via restasse lì, abbandonata a se stessa a nemmeno dieci anni dall’apertura.

Ci sono altri 2 itinerari in zona che mi risulta abbiano solo le salite di Tameni & co.: “Sulla Rotta del Vichingo” e “Scogliofobia”.

“Allucinazioni Verticali” è bella e ben chiodata.
Per essere salita con una certa soddisfazione richiede un solido 7a a vista.
Altrimenti ci si deve adattare all’uso di staffe e “furbo” e di qualche friend (usati BD 0.3, 1 e 3).
È molto più arrampicabile da L4 in avanti.
Se si punta alla libera, meglio sfruttare L1 come riscaldo (piazzando le protezioni in qualche modo e poi scendendo per salire puliti) o usare i primi tiri delle vie vicine per attivare la muscolatura.
Da ripetere solo dopo lunghi periodi di asciutto.

Rel. primi salitori qui: www.daoneclimbing.it

L1 – In obliquo a sx fino a entrare in un diedro strapiombante; lo si segue per pochi m uscendone quanto prima a sx; diritti per spigolino alla sosta (VI e A1 o VII- e A0 – 25 m)
L2 – A dx della sosta per vago toboga; 2 fix molto duri; quindi in obliquo a sx e diritti; lama staccata più o meno a metà (VII e Ao o VII+ e A1 – 25 m)
L3 – A sx fino alla base di un diedrino strapiombante; roccia scagliosa sui gialli; salire una fessura sul lato sx del diedro; in traverso a sx fin sotto un tettino; superarlo con difficoltà; quindi in traverso a sx, anche in discesa, sfruttando 2 fix presumibilmente di “Scogliofobia” (VI+ e A1 o VII e A1 – 30 m)
L4 – A sx anche in discesa fino a poter salire più o meno diritti per placca nera articolata; ripiano a metà tiro e ultimo pass. da ripulire; sosta su cengia (VII e A1 o VII- e Ao – 20 m)
L5 – Bella placca grigia a funghi (VII- – 25 m)
L6 – In obliquo a dx e diritti per placca che oppone ancora 1 pass ostico (VI+ – 20 m).


L6 – Last, but not least

Discesa: noi ci siamo calati in doppia (S6-S3; S3-terra). Però alla fine forse è più comoda la discesa suggerita da Alberto e Matteo per i loro itinerari.

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