Via Fabio Comini


Pensare… posteriore.
Il cordone è per l’eventuale artif. del socio

Mia bù
(lett: non capaci)

Tita Gadinelli

1. Sulla relatività dei gradi in camino

Siamo all’attacco dell’ultimo tiro.
La rel. recita: “L6: dalla sosta con un’atletica spaccata risalire ed entrare nel bel camino, alzarsi tenendosi verso destra e con passi tecnici e impegnativi uscire dal [sic] stretto camino; […] (VI+, VIII o VII/A1, IV)“.

Guardo il camino.
Sotto abbiamo trovato duro: pochi fix, solo per indicare la direzione e nei punti nei quali non ci si poteva proteggere in altro modo, pochi ch e per il resto fessure da integrare. Roccia delicata in più punti e vegetata.


La “roccia divertente” di L5

Chissà come sarà questo VIII.
Osservo.
E, a dire il vero, non mi pare così “VIII”.

Parto.
Gianluca fa: “Mi metto tranquillo. Tanto impiegherai un bel po’”.
L’atletica spaccata si risolve in due tranquilli movimenti.
Striscio frontale nel camino.
Primo fix…
Secondo fix…
Forse sono arrivato al punto morto.
Provo a strisciare ancora. Ma la parete di fronte a me è liscia. Non riesco a puntare i piedi.

Allora mi ricordo che i camini sono tridimensionali.
Mi giro di 180°.
Mi sdraio sulla parete liscia.
E, come di incanto, sulla parete di fronte, strapiombante, compare una serie di gradini che sembrano fatti apposta per aiutare la progressione.

Ricomincio a puntellare i piedi e a strisciare.
Un movimento verso un moncone di alberello a sx (del senso di marcia; a dx del camino). Poi raggiungo una roverella a sx che mi consente di girarmi a favore di pendio e di salire a rocce più facili.

Qualche delicata trazione su erba sottile e secca, una placca di roccia sana, ma ancora difficile da proteggere, ancora erboring
Fine.
Boh…

Gianluca mi raggiunge: “7a a vista… Bravo, Sandro!”.
“Ma dai…”, ribatto. “Grill, di cuore generoso, avrebbe dato al massimo VII, al camino. Eisenstecken VI+, Vinatzer VI e Angelo Dibona V+…”
“E quindi?”, fa lui.
“E quindi… Brai gnari, ma… Mia bù, direbbe Tita.”

Almeno in camino…

***

VIA FABIO COMINI
Bertolini, Martinelli – VII/A0 (180 m ca)

Alcune integrazioni alla rel. Planetmountain.

La via è impegnativa e continua, chiodata l’essenziale e con fix solo nei punti in cui non ci si può proteggere in altro modo. È opportuno sapersi muovere sul VI+ alpinistico per affrontarla.
La roccia in più tratti è ricoperta da vegetazione e da verificare. Tirati i gradi della rel.

Avvicinamento – Come da rel.  Solo: dopo essere arrivati sotto la prima parete (via a fix e bollo rosso; 30 m a sx c’è una via di nome “Miriam”) proseguire ancora in obliquo a dx fino alla parete più alta.

L1 – I bordi del camino sono friabili; occhio; il ciocco con cordone alla sua base non è molto sano; ci si può forse proteggere con un blocco incastrato sotto il ciocco (difficile da raggiungere) o con un 6 BD sopra; altrimenti incastro terroso (VI – 25 m)
L2 – Niente da dichiarare; placca molto lichenosa; scaldarsi bene per tentare la libera (VI/A0 – 20 m)
L3 – Bella fessura obliqua a sx, placca e fessurino; il ch tra primo e secondo fix non c’è più; piazzamento dei fr non sempre immediato (VI+ – 30 m)
L4 – A dx sotto uno strapiombo, lo si supera (1 fix in pilastrino non molto sano), muro rotto, fessura e sosta; nel tratto mediano roccia non impeccabile (VII- – 30 m)
L5 – Vago diedro sopra la sosta, a sx per cengia con blocchi, quindi in obliquo a sx fino alla nicchia sotto il camino d’uscita; roccia delicata; ci vuole occhio per piazzare bene protezioni che tengano e non aprano le fessure e i buchi in cui sono messe (VI- – 30 m)
L6 – Camino; se ne esce a sx; diritti per erbe, placca in cui non è facile integrare e ancora ciuffi d’erba su bosco ripido; faccio sosta dopo ca 30 m per rendere più agevole il recupero delle corde (VII – 30 m)

Con 15 m di prato ripido si è sul bosco sommitale.

Discesa – Impegnativa, richiede capacità di muoversi su terreno boschivo insidioso. Seguire le tracce rosse tendenzialmente verso NO, prima in salita e poi in costa; a una freccia che indica di scendere, imboccare il canale sottostante (prestare attenzione); non appena la costola sx (nel senso di marcia e orografico) del canale si abbassa, cercare segni rossi a sx e uscire dal colatoio, che si verticalizza dopo circa 40-50 m; in obliquo a sx fino a un canalino roccioso; al suo termine a dx per costone boscoso che si segue fino a ritornare all’attacco; scariche frequenti sopra l’attacco della via Armonia.

Una risposta a “Via Fabio Comini”

  1. Sandro ti avevo detto di non dire niente… Mi ero già pavoneggiato al bar del nostro 7a a vista in camino… 😂😂😂😂😂😂

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