Vola, vola, vola vola, vola l’ape Maia
gialla e nera nera e gialla, tanto gaia
Finché il ragno tesse la sua tela
mentre il vento la sua trama svela
K. Svizzero
L’Ape Maia
Primo – Psychedelic Tales
Spiderman, Ruggero e l’Ape Maia…
No, non è l’inizio di una delle mie storie psichedeliche.
Erano le tre vie papabili per domenica, in vista dell’inizio dell’allenamento di fondo per Arrampicande.
A fix, come vuole Eva, non troppo lunghe e al caldo.
Unico inconveniente il probabile traffico al rientro.
Alla fine è stata diade “Ruggero e l’Ape Maia“.
Però una storia psichedelica potrebbe anche starci, eh?
Questa è la radiocronaca della salita.
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RUGGERO
Salomon, Göpel – VII- e A0 (200 m)
Via interessante quasi solo in chiave di preparazione per altri cimenti, con una prima parte su roccia buona, a tratti lichenosa e una seconda tra rumeghi e comodini volanti. La methode di apertura evidenzia una certa inesperienza dei chiodatori. Qui la loro rel.: scuolagraffer.
L1 – Muro tecnico subito ostico con seconda protezione scomoda da raggiungere (1 riposo per me), nicchia, spigolo (var. di dx), diedro appena inclinato a sx, strapiombo e sosta (30 m – VII-);
L2 – A sx della sosta per muro verticale e spigolo; poss. volo a rischio caviglie se non si raggiunge il secondo fix; poi placca articolata con passo di VI aggirabile sulla dx; sosta sotto il bel diedro di L3 (30 m – VI e Ao);
L3 -Bel diedro sarchigeno a canne; occhio all’albero alla fine del tratto strapiombante; qua e là monconi di fix, vecchi ch e blocchi instabili; usato un fr bd 0,75 (30 m – V+);
L4 – Facile raccordo a sx; occhio ai blocchi (8 m – II);
L5 – Muro subito impegnativo: passo duro tra 2° e 3° fix; poi facile (25 m – VI+ e Ao);
L6 – Raccordo su rocce rotte lungo una scarpata terrosa una volta protetta da alberi, ora abbattuti; tiro facile, ma con possibile sgancio comodini volanti (15 m – II);
L7 – Tiro forzato; linea in lieve obliquo a dx, due strapiombi e placca articolata (20 m – VI+);
L8 – Placca in obliquo e in traverso a dx; spit-anello forse di Grill dopo 20 m; Eva prosegue a dx (1 kevlar nero di via) e fa sosta su albero sotto la zona terminale a comodini volanti (35 m – V); forse c’è una sosta a fix più a sx, da raggiungere salendo a sx dallo spit-anello.
L9 – Diritti sopra gli alberi per blocchi instabili; 1 fix visibile e 1 ch non visibile; usato 1 fr bd 1 (15 m – VI-)
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APE MAIA
Mantovani – VI+/VII- (200 m.)
Sempre bella. Nonostante l’unto, confermo la valutazione espressa all’epoca della prima ripetizione (qui). A questo giro ho trovato curiosa la chiodatura su L1, dove un fr 3 o 4 bd può aiutare i meno alpinisti a superare un runout tra primo e secondo fix (se si fa una via totalmente spittata e ad usum principiantium, perché presupporre che suddetti principianti si facciano tutto l’itinerario con un fr adamitico usato solo sul primo tiro e da lasciare poi appeso all’imbrago? Boh…)
In alto vento freddo.
Aggiungo la mia rel. alle molte presenti in rete.
Attacco (a mia memoria) – Dalla Pizzeria La Lanterna, guardando la parete, la via inizia approssimativamente a ore 1:00.
L1 – Diedro inclinato, sotto un tetto a dx; poi diedro-fessura; sotto un secondo tetto a sx; per diedro alla sosta; untissimo; usato 1 fr bd 3 (30 m – VI+);
L2 – Diedro inclinato a dx; sotto un tetto a sx e poi diritti alla sosta tra le frasche (30 m – VI-);
L3 – Diedro inclinato; a un fix di invito piegare a dx, entrando nel diedro parallelo; arrivati al boschetto a dx fino alla sosta sotto un bel diedro bianco (30 m – VI);
L4 – Diedro bianco unto e atletico; poi a dx e diritti fin sotto la parete strapiombante (25 m – VI+);
L5 – Traverso a sx, in obliquo a dx e poi diritti con arrampicata entusiasmante e roccia unta fino alla sosta; occhio ai cordini penzolanti sul chiave (30 m – VI+/VII-);
L6 – Placca unta e difficile, poi a dx a un toboga per il quale si raggiunge una macchia di alberi sotto la fascia dei comodini volanti; 2 fix tra i blocchi… e si è fuori (50 m. – VI+)
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Soundtrack – Ape Ape Ape Maia
Katia Svizzero