Vola, vola, vola vola, vola l’ape Maia gialla e nera nera e gialla, tanto gaia Finché il ragno tesse la sua tela mentre il vento la sua trama svela
K. Svizzero L’Ape Maia
Primo – Psychedelic Tales
Spiderman, Ruggero e l’Ape Maia…
No, non è l’inizio di una delle mie storie psichedeliche.
Erano le tre vie papabili per domenica, in vista dell’inizio dell’allenamento di fondo per Arrampicande.
A fix, come vuole Eva, non troppo lunghe e al caldo.
Unico inconveniente il probabile traffico al rientro.
Alla fine è stata diade “Ruggero e l’Ape Maia“.
Però una storia psichedelica potrebbe anche starci, eh?
E, allora, di nuovo, il nostro personero impazzì. Prese a ridere piano piano, poi più forte e più forte ancora. Di colpo si butto il poncho sulla schiena che tremolava alle sue sghignazzate. E dinanzi allo spavento di Wiszozorro iniziò il suo ballo.
“Wifala, Wifala“, gridò.
Il fumo della danza lo avvolse. Non lo si vedeva più. Il suo poncho era un turbine di colori vorticanti. Senza cessar di danzare, scese lungo il pendio. Come una torcia passò bruciacchiando gli eucalipti.
[…]
Bruciò la masseria di Polidoro Quinto. Wìfala! Calcinò il gigantesco pisonay del cortile dei Requis. Wìfala! Evaporò l’acqua che scorre per Altomachay. Wìfala! Bruciacchiò la facciata del Municipio.
[…]
Nelle case dove festeggiavamo cominciammo a sudare. […] Il soffocamento divenne intollerabile: ci costrinse a uscire. Allora vedemmo! Tutta la gola stava ardendo! Un serpeggiar di colori avanzava incendiando il mondo!
Manuel Scorza, Cantare di Agapito Robles, Milano, Mondadori, 1977, pp. 232-233
… e me ne andrò. Ma gli uccelli rimarranno, cantando: e il mio giardino rimarrà, col suo albero verde, col suo pozzo d’acqua.
[…]
Le persone che mi hanno amato moriranno, e ogni anno la mia città si rinnoverà. Ma il mio spirito vagherà sempre nostalgico nello stesso nascosto angolo del mio giardino fiorito.
E se, al cadere della notte tiepida, sentirai il suono d’argento di un tempo così strano, canta per me, canta per me, quando il grasso, vecchio sole tramonterà
Pink Floyd, Fat Old Sun, Atom Heart Mother [1970]
Uno – Fat Old Sun
Guardando il sole sorgere dietro le colline a est, mi viene in mente la nota vecchia canzone dei Pink. Anche se il brano racconta di un tramonto d’estate. Leggi tutto “Stelle di Polvere”