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achtung banditen
i perche' di una scelta


Un giusto contrappasso:
arrampicata artificiale su staffa e tirando i chiodi
sull'umido ed esposto tiro chiave
di Achtung Banditen - Pal Piccolo (UD)


nembo
So che è esagerato.

E' esagerato e non ha molto senso aprire un sito per la presentazione di servizi di consulenza e formazione con un'immagine di arrampicata, per di più su una via dal nome e dall'aspetto kitsch come Nembo Kid. Gli arrampicatori che frequentano la palestra del Monte Maddalena sanno anche che si tratta di un itinerario con diverse prese scavate e artificiali. Non proprio il massimo della sportività, la cui unica difficoltà consiste nel resistere alla fatica montante mentre si agguantano in rapida serie grandi appigli per le mani.

Tuttavia, quando un giorno, agli inizi di luglio, mi trovai sotto la via con l'amico Stefano Dallera che casualmente (giuro!) aveva la macchina fotografica, non fui in grado di resistere alla tentazione: una foto sulla via sarebbe stata una riproduzione perfetta del logo della mia neonata attività. E, ripensando ai commenti ironici di un'amica che, osservando il disegnino, se n'era uscita con un: "Beh', non salirai certo su muri del genere!", fui preso dal timore che anche i servizi che mi ripromettevo di offrire ottenessero analoga accoglienza: "Bum!", "Sì, ciao!", "Ma raccontala ad un altro!". E così via...

Se invece avessi dimostrato che ero in grado di "salire su muri cosi"... strapiombanti, si dice, (a dire la verità, Nembo ha anche un tratto orizzontale, un tetto, di 3 m.), forse mi sarei reso credibile anche come consulente e formatore.

So che arrampicare e fare il formatore o il consulente non sono la stessa cosa.
Tuttavia è anche vero che se un rospetto rachitico non più giovanissimo come il sottoscritto è in grado di imparare a salire su una via del genere (che 40 anni fa si sarebbe ritenuta al di fuori delle possibilità umane, mentre ora è alla portata di molti), allora a chiunque è possibile imparare a fare quasi qualunque cosa. Basta che lo faccia nel modo giusto, e non solo per prova ed errore, "quod ego feci".

Inoltre l'esperienza di "pulire la via", come si dice in gergo arrampicatorio, cioé utilizzando per la progressione solo mani e piedi, avvenuta esattamente sette giorni dopo il "servizio fotografico", mi fece capire come la frase "Non conosciamo i nostri reali limiti" avesse un significato effettivo. L'unica maniera per conoscerli consiste nel testarli con prudenza per scoprire se e come possono essere oltrepassati. E in questo credo di essere ormai esperto, dopo aver commesso quasi tutti gli errori che si possono commettere in questo ambito.

Fu così che Stefano e io trascorremmo quel pomeriggio arrampicatorio in una complicata e in più momenti comica sessione fotografica, con il sottoscritto che se ne restava appeso ad uno spit, mentre il mio collega, dopo avermi assicurato in qualche modo alla prima protezione della via, mi diceva di mettermi in posizione, sceglieva l'inquadratura e scattava.

Insomma, le foto che vedete sono... una montatura!

Vorrei comunque rassicurare i lettori: ho effettivamente liberato Nembo Kid una settimana dopo, testimoni Stefano e Gino Maffezzoni. E tre settimane dopo un'altra "brutalata" sua sorella lì vicino denominata Tatanka (sulla carta 7b+).

L'intera storia ha un che di grottesco? Lo so.
D'altra parte è la vita stessa, talvolta, ad essere grottesca. A noi sta di scegliere se lasciarla tale o viverla dando il massimo per trasformarla in qualcosa di migliore.


A sinistra di Nembo Kid, c'è Capitani Coraggiosi, 7b+ "vecchio stile", una via cervellotica e complicata, che richiede movimenti complessi oltre che forza, tutta naturale: placca ipertecnica, canna e strapiombo a prese disposte nelle maniere più improbabili. Ci ho fatto un giro sopra, trovandola davvero difficile, più difficile di Nembo.
Chissà se un giorno...

NOTA: Nonostante la presenza nel sito di sezioni dedicate all'arrampicata, non offro come servizio attività di outdoor training legate al mondo del verticale. Posso tuttavia attivarmi per farlo in collaborazione con le guide alpine Guido Bonvicini e Andrea Mutti di Liberavventura e con il supporto organizzativo di Talea, società di formazione, selezione del personale e consulenza organizzativa. Per info: info@sandrodetoni.com




L'intera sequenza, che dà un'idea
della notevole inclinazione della parete,
il multicolore lato sinistro
della Grotta - M. Maddalena (BS)
nembo1
nembo4
nembo2
nembo3
nembo4
nemboste


dts
Sandro De Toni - Via del Santellone, 39 - 25080 - Molinetto di Mazzano [BS] -