Il Credo


L5 – Gianluca ci crede…

Tre voi siete,
Tre noi siamo,
Abbi pietà di noi

L. Tolstoj,
I Tre Eremiti
(da un antico racconto russo)

1. Simbolo niceno

In una prima versione della relazione della via avevo letto che a Grill era stato chiesto dal Vescovo della sua città di origine, in Germania, di dichiarare di aderire al Credo cattolico, di fatto rinunciando al suo approccio spirituale che tiene assieme Cristianesimo, Yoga e pensiero steineriano.
Grill non l’aveva presa bene. Leggi tutto “Il Credo”

Via Fabio Comini


Pensare… posteriore.
Il cordone è per l’eventuale artif. del socio

Mia bù
(lett: non capaci)

Tita Gadinelli

1. Sulla relatività dei gradi in camino

Siamo all’attacco dell’ultimo tiro.
La rel. recita: “L6: dalla sosta con un’atletica spaccata risalire ed entrare nel bel camino, alzarsi tenendosi verso destra e con passi tecnici e impegnativi uscire dal [sic] stretto camino; […] (VI+, VIII o VII/A1, IV)“.

Guardo il camino.
Sotto abbiamo trovato duro: pochi fix, solo per indicare la direzione e nei punti nei quali non ci si poteva proteggere in altro modo, pochi ch e per il resto fessure da integrare. Roccia delicata in più punti e vegetata. Leggi tutto “Via Fabio Comini”

Soldato Blu – La relazione

Essi non chiesero il perché.
Non domandarono.
Però a morire ognuno andò.
Valle della morte per i seicento.
Sotto il furore di mille granate…
Fieri delle glorie passate…
Là nelle fauci della morte, là sulle soglie del nulla,
andarono i seicento.
Le spade sguainate al vento, lucide e lampeggianti,
disperata carica dinnanzi a un mondo attonito.
Essi non chiesero il perché.
Non domandarono.
Però a morire ognuno andò.
Di quei seicento...

Soldato Blu
R. Nelson, USA, 1970

1. Soldato Blu

Anche considerato che qualche centinaio di m sulla sx attacca Luna Comanche, ho sempre pensato che il nome della via si riferisse al famoso western del 1970.

Invece no. Leggi tutto “Soldato Blu – La relazione”

Soldato Blu – Il video


Presenze discrete

So che più di qualcuno ha visitato il sito sapendo della nostra salita di Soldato Blu in val Salarno.
Quindi inizio a pubblicare qualcosa anche se l’aggiornamento non sarebbe completo.

Qui sotto trovate il video che ho caricato su youtube.
Nessuna pretesa artistica o autoriale.
Solo – ancora – un esercizio tecnico e alcune info sull’itinerario. Leggi tutto “Soldato Blu – Il video”

Tempo di bilanci

Ti voglio fare una domanda:
qual è la scommessa più grossa
che hai perso
a testa o croce?

Anton Chigurh
in

E. e J. Coen, Non è un Paese per Vecchi,
2008
Dall’omonimo romanzo di C. McCarthy

1. Nella fornace

Non scrivo da una vita e mezza.

Il ritorno dal Perù mi ha visto sprofondare in una quantità impressionante di lavoro.
Se – dalle fatture emesse – conto i progetti che ho seguito, ne elenco ben 16 (in 10 mesi): Leggi tutto “Tempo di bilanci”

La Selvaggia Reloaded

Mentre cadevo pesantemente sul fondo della trincea
ebbi la certezza di essere definitivamente perduto.
Eppure, cosa strana, quel momento
è stato uno dei rarissimi nei quali possa dire
di essere stato veramente felice.
Compresi in quell’attimo,
come alla luce di un lampo,
tutta la mia vita nella sua più intima essenza.
Provai una certa sorpresa per il fatto che
essa dovesse finire proprio in quel punto;
ma quella sorpresa, devo dire, era piena di felicità.
Sentii, piano piano, i colpi indebolirsi
come se stessi affondando sotto la superficie di un’acqua scrosciante.
Dove ora mi trovavo, non v’erano più guerra, né nemici.

E. Junger, Nelle Tempeste d’Acciaio,
Guanda, Parma, 1998, p. 320

 

1. Ritorno tra gli alleati

Sono già stato qui, molto tempo fa, per salire “Il Luogo degli Esseri Brutti”, di Grill e soci.
A dire il vero la via parte qualche decina di m più a dx.
Ma la cupezza della parete soprastante, gli strapiombi friabili a blocchi, le pietre che cadono così, senza motivo, sono gli stessi. Leggi tutto “La Selvaggia Reloaded”

Il Gigante

Seffi

 

Quanto può dirsi,
si può dire chiaro;
e su ciò di cui non si può parlare,
si deve tacere

 

Ludwig Wittgenstein,
Tractatus logico-philosophicus, 7

 

Le stelle che in alto si vedono la notte,
di giorno vanno da altre parti.
Non si possono trasgredire le leggi di Varuṇa,
la luna si muove ogni notte
vedendo ovunque.

 

Ṛgveda, I, 24-10

 

1. Varuna

Corroso dalla tracotanza del sapere, il giovane Bhrgu, figlio del dio sovrano Varuna, venne mandato dal padre per il mondo […] per vedere ciò che il sapere da solo non rivelava. Si trattava di scoprire come il mondo stesso è fatto. Una visione la cui mancanza rende vano ogni sapere. Leggi tutto “Il Gigante”

Normale

 

1. Una Normale ben poco normale

Altro aggiornamento telegrafico poco prima della partenza.
Sabato e domenica scampagnata in Albigna per l’ultima salita di messa a punto delle manovre.

Faccio da d-istruttore a Elena e Mirko, sabato alla falesia della Mezzera all’Acquafraggia (gneiss appena viscido per l’umido e gradi parecchio sostenuti) e domenica sulla Normale alla Est dello Spazzacaldera. Leggi tutto “Normale”

C’est la Vie

Telegrafica nota di commento alla parziale ripetizione di C’Est la Vie alla Costiera Nord-Est del Castellaccio, effettuata ieri con GiPi e Mirko in preparazione ad ArrampicAnde. Leggi tutto “C’est la Vie”

Diedromania

 

Tu sei diventato per me
un torrente infido

 

Ger 15,18

***

Aιων παις παιζων πεσσευων
παιδος η βασιληιη

Aion è un fanciullo che gioca
muovendo le tessere di una scacchiera;
di un bambino è il regno

Erakleitos,
Diels-Kranz 22 B 52

***

“Alcuni,” disse il Mullah tra sé un giorno, “sono morti mentre sembrano esser vivi. Altri, invece, sono vivi anche se sembrano essere morti. Come facciamo a capire se un uomo è vivo o morto?”
Ripeté quest’ultima frase così ad alta voce che sua moglie sentì.
Gli disse: “Sciocco! Se mani e piedi sono abbastanza freddi, tu puoi essere sicuro che è morto.”

Dopo non molto tempo Nasrudin stava tagliando legna nella foresta quando si accorse che le sue estremità erano quasi gelate per il freddo.
“La morte,” disse, “sembra che mi colga. I morti non tagliano legna; si sdraiano composti perché non hanno bisogno di movimenti fisici.”
Si sdraiò sotto un albero.

Un branco di lupi, resi più determinati dalle loro sofferenze durante quel rigido inverno, e credendo l’uomo morto, si avventarono sull’asino del Mullah divorandolo.

“Così va la vita!” pensò il Mullah; “Una cosa ne condiziona un’altra. Se solo fossi stato vivo, non vi sareste presi queste libertà col mio asino.”

Le storie del mullah Nasreddin

 

1. La bolla

Questo diedro era ingannevole già visto da sotto: nonostante il VII+/A1 della relazione, sembrava facile.
E adesso che ci sono in mezzo, lo è ancora di più.
Ingannevole, dico.
Le fessure che ne attraversano il lato sinistro alternano la tonalite solida a strati della consistenza del cartone. Quindi bisogna stare attenti con le protezioni: un friend o un nut nel punto sbagliato, un volo… E la fessura si apre. Leggi tutto “Diedromania”